USA fuori dalla NATO? Fatti e dati dietro la dichiarazione di Trump
“Gli Stati Uniti potrebbero abbandonare la NATO, se non veniamo trattati giustamente.”
— Donald Trump, 8 dicembre 2024.
Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha nuovamente fatto scalpore dichiarando la possibilità di un ritiro degli Stati Uniti dalla NATO. Questa affermazione, sebbene controversa, non rappresenta una novità nella retorica politica di Trump, che già durante la sua presidenza aveva sollevato dubbi sul ruolo e la sostenibilità dell’Alleanza. Ma cosa significa realmente questa dichiarazione e quali implicazioni potrebbe avere per la politica internazionale? Approfondiamo.
Cosa ha detto Trump e perché?
Trump accusa la NATO di essere un’organizzazione “squilibrata” in termini di contributi finanziari, sostenendo che gli Stati Uniti, principali finanziatori, non ricevano un trattamento equo rispetto agli altri membri. Questa retorica riflette una visione secondo cui Washington si sobbarcherebbe il peso principale delle spese militari dell’Alleanza, mentre molti alleati europei contribuirebbero solo in minima parte.
Già durante il suo primo mandato presidenziale, Trump aveva minacciato di ritirare gli Stati Uniti dalla NATO a meno che gli alleati non aumentassero i propri contributi per raggiungere l’obiettivo del 2% del PIL per le spese militari, fissato durante il vertice NATO del 2014. Sebbene alcuni progressi siano stati fatti, Trump ritiene che molti Paesi, tra cui Germania, Italia e Spagna, non stiano rispettando pienamente gli impegni.
Perché gli Stati Uniti sostengono la NATO?
La NATO (Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord) è stata fondata nel 1949 per garantire la sicurezza collettiva dei suoi membri contro minacce comuni, in particolare l’Unione Sovietica durante la Guerra Fredda. Gli Stati Uniti sono stati tra i principali promotori dell’Alleanza, vedendola come un pilastro per la stabilità europea e uno strumento per contenere influenze rivali, come quelle di Russia e Cina.
Tuttavia, nel mondo post-Guerra Fredda, molti politici americani, incluso Trump, ritengono che la NATO non risponda più alle esigenze di sicurezza moderne, come il contrasto al terrorismo internazionale e la competizione economica e tecnologica con la Cina. Inoltre, Trump ha spesso sottolineato come la spesa militare americana rappresenti una quota sproporzionata rispetto agli altri membri, alimentando il dibattito sull’efficacia dell’Alleanza.
Le implicazioni di un’uscita americana dalla NATO
Un eventuale ritiro degli Stati Uniti dalla NATO rappresenterebbe un evento senza precedenti e avrebbe conseguenze significative:
- Indebolimento della sicurezza europea: Gli Stati Uniti rappresentano la principale forza militare dell’Alleanza e forniscono risorse cruciali come basi strategiche, sistemi di difesa missilistica e capacità di proiezione globale. Senza il loro sostegno, l’Europa potrebbe trovarsi vulnerabile a minacce esterne, in particolare dalla Russia.
- Futuro incerto dell’Alleanza: Un’uscita americana potrebbe portare gli altri membri a riconsiderare il valore della NATO e a esplorare alternative, come una maggiore integrazione difensiva nell’Unione Europea.
- Riallineamenti globali: Un ritiro americano potrebbe rafforzare le posizioni di potenze rivali, come Russia e Cina, che da tempo cercano di minare l’unità transatlantica.
Trump avrebbe l’autorità di farlo?
La possibilità che un presidente possa ritirare unilateralmente gli Stati Uniti dalla NATO è oggetto di dibattito legale. L’articolo 13 del Trattato Nord Atlantico prevede che un membro possa recedere notificando la decisione al governo americano, che a sua volta informa gli altri membri; il recesso diventa effettivo dopo un anno.
Tuttavia, la Costituzione degli Stati Uniti non stabilisce chiaramente se il potere di abbandonare trattati internazionali spetti esclusivamente al presidente o richieda l’approvazione del Congresso. Nel 2023, il Congresso ha approvato una legge che vieta al presidente di ritirarsi unilateralmente dalla NATO senza il consenso di una maggioranza qualificata del Senato o un atto del Congresso. Di conseguenza, una decisione del genere da parte di Trump potrebbe affrontare sfide legali significative.
La spesa militare dei Paesi NATO
Per comprendere meglio le critiche di Trump, è utile analizzare i dati sulla spesa militare dei membri NATO, sia in termini assoluti che in percentuale rispetto al PIL.
Secondo il rapporto del 2024 dello Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI), gli Stati Uniti hanno speso circa 916 miliardi di dollari nel 2023, rappresentando poco meno del 70% della spesa totale dell’Alleanza. In confronto, gli alleati europei e il Canada hanno speso complessivamente poco più di 440 miliardi di dollari (più precisamente, 425 miliardi per i Paesi censiti nel rapporto SIPRI 2024, a cui aggiungere una stima di circa 15/20 miliardi per i Paesi minori).
Ecco una tabella che mostra la percentuale di spesa militare rispetto al PIL per ciascuno dei principali membri NATO nel 2024:
Percentuale di spesa militare rispetto al PIL dei membri NATO (2024)
Paese | Percentuale di spesa militare (% PIL) |
---|---|
Polonia | 4,12% |
Estonia | 3,43% |
Stati Uniti | 3,38% |
Lettonia | 3,15% |
Grecia | 3,08% |
Lituania | 2,85% |
Romania | 2,42% |
Finlandia | 2,41% |
Regno Unito | 2,23% |
Francia | 2,05% |
Ungheria | 2,03% |
Slovacchia | 2,02% |
Paesi Bassi | 1,98% |
Italia | 1,69% |
Turchia | 1,73% |
Germania | 1,59% |
Danimarca | 1,57% |
Norvegia | 1,87% |
Bulgaria | 1,75% |
Canada | 1,29% |
Spagna | 1,23% |
Belgio | 1,21% |
Fonte: Dati basati sui rapporti NATO 2024 e le stime pubblicate dallo Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI).
Conclusione
Le dichiarazioni di Trump sull’abbandono della NATO rappresentano un campanello d’allarme per l’Alleanza e per l’Europa, che devono affrontare le crescenti sfide alla loro unità e rilevanza. Anche se un ritiro americano sembra improbabile nel breve termine, l’insistenza di Trump solleva interrogativi fondamentali sul futuro della cooperazione transatlantica. In un contesto globale sempre più frammentato, la “sponda europea” della NATO potrebbe dover ripensare il suo ruolo e le sue priorità per rimanere rilevante e garantire la sicurezza collettiva.