In Bulgaria smascherate 50 aziende legate alla disinformazione russa
Da anni, la Bulgaria è teatro di un’insidiosa opera di infiltrazione e manipolazione da parte della disinformazione russa, alimentata da finanziamenti e strategie sofisticate che hanno lo scopo di condizionare la politica, l’economia e l’opinione pubblica del Paese. Le recenti scoperte di connessioni tra aziende bulgare e reti di influenza russa mettono in luce un quadro preoccupante, in cui la disinformazione gioca un ruolo centrale.
Aziende collegate alla propaganda russa
Un’indagine condotta da BG Elves, un gruppo investigativo bulgaro composto da hacktivisti ed esperti di sicurezza informatica, ha scoperto che oltre 50 aziende bulgare registrate a Plovdiv, la seconda città più grande della Bulgaria, e appartenenti a un cittadino georgiano, sono collegate all’agenzia digitale russa che ha orchestrato la campagna elettorale del nazionalista Călin Georgescu in Romania. Queste aziende, attive principalmente nel settore della pubblicità digitale, vantano una presenza significativa sui social media, generando ogni giorno centinaia di milioni di impression (fonte).
Un sistema ben radicato
Il deputato bulgaro Ivaylo Mirchev, membro del partito We Continue the Change-Democratic Bulgaria, ha denunciato pubblicamente l’infiltrazione della propaganda russa, evidenziando come essa sia storicamente finanziata da società energetiche legate al Cremlino. Sebbene i flussi di capitale siano stati parzialmente limitati negli ultimi due anni, i loro effetti continuano a essere evidenti.
“La propaganda russa si infiltra attraverso finanziamenti e campagne digitali mirate. Ma contrastare questa influenza è quasi impossibile quando le stesse istituzioni incaricate di proteggerci, come il DANS, sono sotto l’influenza del Cremlino“, ha dichiarato Mirchev (fonte).
Il ruolo del DANS
Il DANS, l’Agenzia di Sicurezza Nazionale della Bulgaria, dovrebbe rappresentare il primo baluardo contro l’influenza straniera. Tuttavia, l’agenzia è stata accusata di essere inefficace e, in alcuni casi, di ospitare elementi vicini agli interessi russi. Questa situazione mina la sua capacità di svolgere il proprio mandato, lasciando il Paese vulnerabile a ulteriori infiltrazioni (fonte).
Manipolazione e disinformazione
La propaganda russa non si limita a sostenere candidati politici filorussi o a influenzare le elezioni. Utilizza anche una strategia di disinformazione basata su contenuti digitali mirati, come la promozione di teorie cospirazioniste e la diffusione di notizie false attraverso i social media.
Cosa fare?
Alla luce di queste rivelazioni, il deputato Ivaylo Mirchev ha proposto la creazione di una commissione parlamentare d’inchiesta per raccogliere prove e contrastare l’influenza russa a tutti i livelli. Ma sarà sufficiente? La lotta contro la propaganda russa richiede un intervento deciso e coordinato, che includa il rafforzamento delle istituzioni democratiche, la trasparenza nei finanziamenti alle aziende e campagne di sensibilizzazione per educare la popolazione a riconoscere la disinformazione.
L’influenza russa in Bulgaria non è un problema locale, ma una questione europea che richiede una risposta comune.