Il dossier Gaetz: segreti e ombre sull’ex candidato Procuratore Generale

Il dossier Gaetz: un rapporto incastra l'ex candidato alla carica di procuratore generale dell'Amministrazione Trump
Michele Luppi
26/12/2024
Poteri

Nella giornata di lunedì 23 dicembre è stato pubblicato un documento molto discusso negli Stati Uniti: il rapporto della Ethics Committee del Congresso americano su Matt Gaetz, prima scelta di Trump per diventare Procuratore Generale (Attorney General) nella sua nuova amministrazione, prima del ritiro ufficiale dalla candidatura proprio a causa dell’incombenza di questo rapporto, che viene pubblicato a seguito di una votazione a scrutinio segreto dei dieci componenti della Commissione (composta in modo uguale da democratici e repubblicani) avvenuta il 10 dicembre con diverse polemiche che trovano spazio anche nella parte finale del rapporto, dove si può leggere una dichiarazione anonima da parte dei membri che si sono opposti alla pubblicazione.

In questa dichiarazione, si sostiene che la pubblicazione del rapporto vada contro le regole della Commissione (che permettono di giudicare soltanto parlamentari in carica) perché Gaetz si è dimesso dalla carica di parlamentare il 14 Novembre (con il preciso intento di bloccare il rapporto), ha rinunciato alla candidatura a cariche governative (perché non avrebbe avuto i voti sufficienti da parte del Senato) e ha dichiarato di non voler rientrare al Congresso, nonostante la vittoria nel suo seggio alle elezioni di Novembre.Nonostante ciò, il rapporto è stato comunque pubblicato e contiene dei passaggi particolarmente importanti che entrano nel dettaglio su una serie di episodi che certificherebbero, secondo quanto affermato dallo stesso documento, la violazione del regolamento della Camera e della legge dello Stato della Florida. Vediamo adesso in ordine tutto ciò che ha rilevato la commissione nella sua indagine (che comunque non ha rilevanza giudiziaria e non può essere considerata come una sentenza di un giudice).

Condotta sessuale

Probabilmente la parte più importante di tutto il rapporto, la commissione ha rivelato che Gaetz, dal 2017 al 2020, regolarmente avrebbe pagato diverse donne perché avvessero rapporti sessuali con lui, con alcune testimoni che avrebbero certificato che molto spesso il pagamento non avveniva in denaro ma attraverso, ad esempio, viaggi che Gaetz pagava alle ragazze. Sul tema, però, la commissione ritiene che non si configuri il reato federale di traffico sessuale, In quanto le ragazze non sarebbero mai state sottoposte ad alcun tipo di violenza o di costrizione.
Le accuse più gravi però riguardano fatti avvenuti nel 2017, quando Gaetz aveva 35 anni e avrebbe avuto rapporti sessuali con una ragazza che all’epoca ne aveva solamente 17. L’età della ragazza viene scoperta soltanto un mese dopo, ma questo non ha importanza di fronte alla legge statale della Florida che identifica questa condotta nel reato di statutory rape, che valuta solamente l’età della persona coinvolta al momento del rapporto, indipendentemente dal fatto che la controparte ne sia a conoscenza. Come se questo non bastasse, la commissione ha scoperto che dopo sei mesi Gaetz avrebbe pagato la ragazza, ormai diciottenne, per degli altri rapporti sessuali.
Su questo punto, l’accusato ha provato a replicare attaccando la ragazza e sostenendo che questa avrebbe lanciato queste gravi accuse contro di lui per necessità economica. La commissione, sul punto, ha sostenuto che non è riuscita a trovare motivi per dubitare della veridicità del racconto della ragazza e che le accuse sarebbero supportate anche da diverse testimonianze attendibili.



Utilizzo di droghe

Secondo il rapporto della commissione esistono diverse testimonianze qualificate che certificherebbero l’abituale consumo di droghe come cocaina ed ecstasy. Inoltre, è stato dimostrato che Gaetz abbia aperto un account e-mail anonimo dal suo ufficio al Campidoglio per poter acquistare marijuana online. Rispondendo alle domande della commissione, Gaetz ha sempre negato di aver utilizzato queste droghe, quando in realtà risulta che in diverse occasioni tra il 2017 e il 2020 il consumo ci sia stato, talvolta anche in compagnia delle ragazze che pagava per avere rapporti con lui.

Violazione della House Gift Rule

La commissione ha scoperto di regali non permessi dalle regole, in particolare una serie di spese nascoste riguardo un viaggio alle Bahamas nel settembre del 2018. Le regole prevedono che tutti i parlamentari abbiano l’obbligo di dichiarare tutti i regali, anche relativi ad amicizie personali, che superino un certo valore economico, e questi non possono essere accettati senza l’approvazione della commissione.
Nel caso specifico, si contesta a Gaetz una serie di viaggi sul jet privato di un conoscente, oltre che le spese di vitto e alloggio nel già citato viaggio alle Bahamas. Secondo il regolamento della House, Gaetz dovrebbe restituire il valore dei regali ricevuti e rettificare la propria dichiarazione fiscale tenendo conto del valore di questi ultimi.

Ostruzione dell’attività della commissione

La commissione ha rilevato chiaramente la volontà di Gaetz di ostacolare il regolare svolgimento delle indagini, rifiutandosi di testimoniare in maniera spontanea e sostenendo di avere in suo possesso delle prove che lo avrebbero scagionato da tutte le accuse senza che queste siano mai state consegnate alla commissione, rifiutandosi anche di rispondere a 16 domande ricevute da parte della commissione su espressa richiesta di Gaetz. In particolare, rispetto al viaggio alle Bahamas, Gaetz avrebbe fatto tutto il possibile per evitare di far scoprire alla commissione tutte le informazioni relative ai suoi viaggi in jet privato, oltre a diverse dichiarazioni mancanti rispetto a transazioni finanziarie che, per il regolamento, avrebbero dovuto essere comunicate nella dichiarazione finanziaria annuale che ogni parlamentare deve redigere.

Perché non verrà processato sotto la giurisdizione federale

Nonostante il quadro preoccupante che emerge da questo rapporto, sappiamo che il dipartimento di giustizia, tempo fa, decise di non portare a processo Gaetz a seguito delle loro indagini. Secondo quanto riporta Politico, i fatti che vengono contestati, in particolare in relazione al reato di sex trafficking, probabilmente non furono ritenuti abbastanza gravi da dover essere giudicati da giudici federali. Per quanto riguarda le accuse di statutory rape, il termine di prescrizione previsto dalla legge dello Stato della Florida è scaduto, rendendo quindi impossibile un processo su quei fatti.
È probabile, invece, che la commissione invii la propria documentazione a dei pubblici ministeri federali riguardo le accuse di ostruzione all’attività di indagine della commissione stessa.

Cosa succederà

Come già detto, Gaetz si è dimesso dal suo seggio al Congresso e ha rinunciato alla candidatura ad Attorney General propostagli da Donald Trump. Nonostante ciò, il giorno prima della pubblicazione del rapporto, Gaetz stesso ha fatto intendere che potrebbe candidarsi per il posto da senatore della Florida lasciato scoperto da Marco Rubio, o addirittura a governatore della Florida nel 2026, con Ron De Santis che sarà impossibilitato a ricandidarsi a causa del limite dei mandati.
Vari esponenti del partito repubblicano, infatti, sostengono che il report voglia essere un attacco personale alla figura di Gaetz da parte dell’ala del partito vicina a Kevin McCarthy, ex speaker della House cacciato dal suo ruolo anche grazie al contributo di Gaetz, e potrebbe indicare la chiara volontà del GOP di non abbandonare Matt Gaetz ad un destino che, almeno ad oggi, sembra portarlo sempre più lontano dalla politica.


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