L’UE rafforza le difese cyber: approvata l’applicazione del diritto internazionale al Cyberspazio
Il 18 novembre 2024, il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato una dichiarazione che segna un passo fondamentale verso una comprensione comune dell’applicazione del diritto internazionale al cyberspazio. Questo documento sottolinea come il diritto internazionale rimanga valido ed efficace anche in un dominio digitale in continua evoluzione, ribadendo che gli Stati devono rispettare regole e obblighi precisi durante le loro attività nel cyberspazio.
Cyberspazio: una sfida sempre più complessa
La dichiarazione riconosce che i comportamenti malevoli, come gli attacchi ransomware, sono in aumento in termini di scala, gravità e impatto, rappresentando una minaccia significativa per le società europee, le economie e il nostro stile di vita. Tuttavia, il cyberspazio non può essere considerato un territorio senza legge: i principi del diritto internazionale continuano ad essere il pilastro su cui si basa la sicurezza e la stabilità globali.
L’importanza del diritto internazionale nel cyberspazio
L’Unione Europea e i suoi Stati membri riaffermano il loro pieno impegno verso il quadro delle Nazioni Unite sul comportamento responsabile degli Stati nel cyberspazio, adottato all’unanimità dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Questo quadro ribadisce che il diritto internazionale, in particolare la Carta delle Nazioni Unite, il diritto internazionale dei diritti umani e il diritto internazionale umanitario, si applicano integralmente anche al cyberspazio.
Un meccanismo permanente per il cyberspazio
Con questa dichiarazione, l’Unione Europea e i suoi Stati membri mostrano che è possibile raggiungere un’intesa comune sui principi fondamentali e sulle regole di diritto internazionale applicabili al cyberspazio. L’obiettivo è rafforzare la resilienza globale e promuovere la trasparenza, la prevedibilità e la responsabilità nel comportamento degli Stati nel dominio digitale.
Sovranità e autodifesa nel cyberspazio
La dichiarazione include una serie di elementi legali fondamentali, come il rispetto della sovranità statale e il principio di non intervento. Inoltre, riafferma che uno Stato colpito da un’operazione cyber costituente un attacco armato può invocare il diritto inerente all’autodifesa, come previsto dall’Articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite.