TikTok, arma della guerra ibrida cinese: anche l’Europa lo vieti

Francesca Vivenzi
19/01/2025
Orizzonti

In Europa, prima che un qualsiasi farmaco possa essere commercializzato, necessita di innumerevoli certificazioni di sicurezza e qualità, oltre che dell’autorizzazione dell’EMA (European Medicines Agency). Tutelare la salute collettiva è considerato giustamente fondamentale, è semplice buon senso.
Così lo è – o dovrebbe essere – per ogni Stato garantire la propria sicurezza nazionale, impedendo a ingerenze straniere di minare le basi della democrazia e delle istituzioni rappresentative.

TikTok, il motore di ricerca della Gen Z

Ad oggi, il 40% circa dei giovani appartenenti alla Gen Z utilizza TikTok praticamente alla stregua di un motore di ricerca. Questo social, di proprietà di ByteDance, azienda controllata dal governo di Pechino e dal Partito Comunista Cinese, rappresenta la principale fonte di informazione per milioni di giovani in tutto il pianeta.


Nel 2025, la Cina si conferma la principale superpotenza e punta a sovvertire l’ordine mondiale, a discapito dell’Occidente. Solo delle anime belle possono non accorgersene. TikTok è uno dei principali strumenti di questa guerra ibrida, utilizzato per manipolare l’opinione pubblica occidentale, raccogliere dati e influire sullo sviluppo psichico dei più giovani.



La manipolazione attraverso l’algoritmo

L’algoritmo di TikTok in Europa è progettato per indurre dipendenza, massimizzando il tempo di utilizzo degli utenti per raccogliere dati, il “petrolio” del ventunesimo secolo. Inoltre, favorisce la diffusione di contenuti di scarsa qualità, sottostimolando la mente e promuovendo trends pericolosi.
Il termine “brain rot” è diventato l’espressione simbolo del 2024, proprio per indicare il degrado mentale indotto dall’uso eccessivo di questa piattaforma. Non è un caso che il preoccupante aumento di disturbi mentali come DCA, ADHD e depressione tra adolescenti sia correlato all’utilizzo di TikTok.

Douyin, il volto opposto della stessa medaglia

In Cina, l’omologo di TikTok, Douyin, funziona in modo completamente diverso. L’algoritmo di Douyin promuove valori positivi, cultura, patriottismo e contenuti educativi. Ai minori cinesi è imposto un tempo massimo di utilizzo, a tutela della loro salute mentale e fisica.
Questa differenza non è casuale, ma frutto di una precisa scelta politica: ByteDance ha creato un algoritmo per Douyin che rafforza i giovani cinesi e un altro per TikTok che mina il benessere delle nuove generazioni occidentali.

Il coraggio di agire: l’Europa al bivio

Sogno il giorno in cui l’Europa avrà il coraggio di compiere una scelta politica analoga a quella cinese. Un giorno in cui TikTok verrà bannato dai nostri cellulari, proteggendo i giovani da manipolazioni esterne. Solo così potremo sperare di arginare l’influenza di un regime che, mentre ci disinforma, consolida la propria egemonia globale.