L’UE intensifica la lotta contro la disinformazione russa
Il Parlamento Europeo ha adottato una risoluzione intitolata “Nuove accuse di ingerenze russe al Parlamento europeo e nelle prossime elezioni europee e l’impatto sull’Unione”, condannando fermamente l’utilizzo sistematico della disinformazione da parte della Russia per giustificare la guerra di aggressione in Ucraina. Con 480 voti favorevoli, 58 contrari e 48 astensioni, i deputati hanno respinto le affermazioni storiche russe sulla storia e sull’identità nazionale ucraina come tentativi futili e manipolatori volti a legittimare un conflitto illegale.
Risultati della votazione
Hanno votato a favore del testo tutti i principali gruppi all’Eurocamera. Diviso, invece, il gruppo della Sinistra UE: gli eurodeputati francesi del partito di Mélenchon hanno sostenuto la risoluzione, mentre si sono opposti la delegazione del Movimento 5 Stelle, l’eurodeputata di AVS Ilaria Salis e gli eurodeputati della sinistra greca e portoghese.
Anche il gruppo dei Patrioti è risultato spaccato: il Rassemblement National di Marine Le Pen ha votato a favore, mentre la Lega, assieme agli spagnoli di Vox e agli austriaci del FPÖ, ha scelto l’astensione. Contraria al testo la delegazione dell’ultradestra tedesca dell’AfD.
Disinformazione e manipolazione della storia
Nel testo approvato, il Parlamento denuncia la distorsione della storia perpetrata dal regime russo, accusato di reprimere il dibattito pubblico e la ricerca storica sui crimini sovietici. Questi atti, secondo i deputati, sono parte di una strategia più ampia volta a rivitalizzare politiche imperialiste e a strumentalizzare il passato per giustificare azioni criminali nel presente.
Un appello all’UE: coordinamento e rafforzamento
Il Parlamento esorta l’Unione Europea e gli Stati membri ad aumentare gli sforzi per contrastare la disinformazione e proteggere l’integrità dei processi democratici. I deputati sottolineano la necessità di:
- Rafforzare l’alfabetizzazione mediatica.
- Promuovere i media di qualità e il giornalismo professionale.
- Intensificare la ricerca sulle nuove tecnologie legate all’influenza ibrida.
Inoltre, si chiede un ulteriore rafforzamento delle sanzioni contro i media russi coinvolti in campagne di disinformazione, sostenendo al contempo i media indipendenti russi in esilio per garantire pluralità nell’informazione.
Preoccupazioni sui social media
Il rilassamento delle norme di moderazione dei contenuti annunciato da Meta e X (ex Twitter) ha sollevato forti preoccupazioni tra i deputati. La possibilità che la disinformazione russa possa proliferare senza adeguati controlli rappresenta, secondo il Parlamento, un rischio per la sicurezza globale e la stabilità democratica.
La legge UE sui servizi digitali come strumento chiave
Alla Commissione Europea e agli Stati membri viene richiesto di applicare rigorosamente il Digital Services Act (DSA), una normativa entrata in vigore nel 2022 che stabilisce regole comuni per garantire trasparenza, sicurezza e responsabilità sulle principali piattaforme online. Il DSA obbliga le piattaforme digitali a limitare la disinformazione, a proteggere gli utenti da contenuti illeciti e a fornire maggiore trasparenza sugli algoritmi utilizzati per la diffusione delle informazioni.
La risoluzione sottolinea l’importanza di destinare risorse adeguate per affrontare questa guerra ibrida e garantire che le normative vengano implementate in modo uniforme in tutta l’UE.