FOCUS: Guida alle elezioni tedesche 2025
Uno snodo cruciale per l’Europa
La crisi della Germania
Il 27 dicembre il Presidente tedesco Steinmeier ha ufficialmente sciolto il Bundestag e indetto nuove elezioni per il 23 febbraio 2025, successivamente alla mancata fiducia al governo di Olaf Scholz datata 16 dicembre.
La Repubblica federale tedesca, fino a pochi anni fa definita “Locomotiva d’Europa”, si trova di fronte a una profonda crisi politica, economica e sociale, e sembra aver perso il ruolo di perno nell’asse europeo che ha contraddistinto il recente passato politico dell’UE.
In seguito alla guerra in Ucraina, l’economia si è arenata, e la politica tedesca si è fatta trovare sorprendentemente impreparata, perdendo la fiducia di gran parte dell’elettorato che si sta sempre di più avvicinando a posizioni estremiste, specchio delle profonde contraddizioni socio-culturali del paese.
La difficile eredità di Merkel
Quando Angela Merkel nel 2018 annunciò il suo graduale abbandono della vita politica, fu subito chiaro all’interno della sua coalizione CDU-CSU che la sfida di riproporsi alla guida del paese sarebbe stata ardua.
Il mandato di Merkel è stato caratterizzato da una forte leadership interna e continentale, spinta da una politica centrista e pragmaticamente europeista. Merkel ha governato prima con i liberaldemocratici e poi, per mantenere la stabilità parlamentare, formando esecutivi di “grosse koalition” con il SPD.
La figura di Merkel è stata per 16 anni un stabilizzatore politico in Germania, e la sua uscita di scena ha creato un vuoto di potere difficile da colmare.
Le elezioni federali del 2021
Il sistema istituzionale tedesco è monocamerale, con il governo che riceve la fiducia dal Bundestag.
La legge elettorale, essenzialmente un proporzionale puro con soglia di sbarramento al 5%, comporta la necessità di formare alleanze parlamentari per governare.
Le elezioni del 26 settembre 2021 hanno visto prevalere di poco l’SPD di Olaf Scholz sulla CDU-CSU guidata da Armin Laschet.
Buoni risultati per Verdi e Libdem, rispettivamente al 14,8% e 8,3%, mentre l’AfD ha ottenuto il 10,8%.
Il “Governo Semaforo”
Si è formata la “Ampel koalition” (coalizione semaforo), composta da SPD, FDP, e Die Grüne.
La scarsa omogeneità della coalizione e la personalità poco trascinante di Scholz hanno sollevato dubbi sulla sua tenuta, aggravati dalla difficile campagna di vaccinazione e dalla crisi economica post-pandemica.
Due eventi chiave hanno fatto collassare la popolarità del governo:
- La Guerra in Ucraina con le sanzioni sul Gas Russo.
- La decisione della Corte Costituzionale Tedesca di bloccare i fondi extra bilancio per 60 miliardi nel 2023.
La crisi del GAS e i vincoli di bilancio
Il gas russo rappresentava il 55% delle importazioni tedesche nel 2021. La guerra in Ucraina ha portato al blocco del Nord Stream 2 e alla riduzione delle forniture tramite il Nord Stream 1.
Il governo Scholz ha annunciato piani energetici e di riarmo per oltre 200 miliardi di euro, ma la Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionali i fondi extra bilancio, esponendo la Germania a un deficit di 85 miliardi di Euro.
Elezioni 2025: il Merz conservatore e europeista alla guida della Germania?
I partiti del governo uscente si presentano indeboliti:
- SPD: intorno al 16%.
- Liberali: sul filo dello sbarramento.
- Verdi: tra il 10% e l’11%.
Cresce invece l’estrema destra AfD sopra il 20%.
Il vincitore designato sembra Friedrich Merz della CDU-CSU, dato sopra il 30%, con un programma conservatore, rigoroso sulla gestione delle migrazioni, attento ai conti pubblici, ma marcatamente europeista.
Solo un conservatore europeista potrebbe guidare la Germania fuori dalla recessione e restituirle il ruolo di protagonista europeo.
Come disse Henry Kissinger, “la Germania è troppo grande per l’Europa e troppo piccola per il mondo”.
L’Europa ha bisogno della Germania, e la Germania ha bisogno dell’Europa.