MEGA: “Molta Enfasi Grandi Affari”

Giovanni Pizzo
06/02/2025
Appunti di Viaggio

“Molta Enfasi Grandi Affari”. Dovrebbe, a sensazione, essere questo il senso dell’acronimo MEGA lanciato da Musk per il nuovo soggetto politico europeo degli Amici della Casa Bianca e suoi personali. Grande enfasi su parole d’ordine identitarie sovraniste, ma a prezzo di pagare le aziende americane per bilanciare il saldo negativo tra USA e UE,  sennò sono dazi. Lo ha candidamente detto il Ministro degli Esteri Antonio Tajani: se vogliamo avere buoni rapporti con l’alleato americano dobbiamo comprare di più i suoi prodotti. Che sian armi o petrolio. Mai un ministro italiano o europeo era stato così esplicito davanti alle telecamere, e al coordinatore di Forza Italia va dato l’Oscar per la chiarezza al limite del consentito. Figuriamoci se Andreotti, spesso ministro degli Esteri, avesse mai pronunciato certe frasi. Sarebbe stato accusato di colonialismo americano, altro che Kossiga con la kappa, certamente il contrario del sovranismo sbandierato dalla maggioranza. Dal dopoguerra in avanti, gli USA hanno tentato di influenzare la politica europea, ma sempre a livello di singoli paesi, di singoli governi, più o meno amici; mai c’era stato un tentativo di costruire un unico asse politico europeo agganciato al Protettore americano.

Compra americano. Sennò sono dazi.

In sostanza, Elon Musk sta riportando in auge il “fordismo” politico. A quei tempi, negli anni 50, in America si diceva che quel che andava bene per la General Motors andava bene all’America, rimarcando l’influenza dei grandi gruppi industriali dell’automotive del tempo. Oggi, se a Ford o Wilson sostituiamo Musk e Bezos, il gioco è fatto. Solo che di macchine americane in Europa non ne compravamo ai tempi: compravamo Fiat, Volkswagen, Peugeot. Oggi i padroni del vapore con doppia carica di Ceo e ministri ci vorrebbero imporre i loro prodotti e senza nemmeno pagare tasse, soprattutto sul digitale. Che serve avere la residenza fiscale nel Delaware se poi devo pagare tasse in Europa? Cosa si può fare? Fondiamo un MEGA partito ed il gioco è fatto. Sembra più un franchising che dei soggetti politici autonomi e indipendenti, ma il mondo è cambiato, i cittadini sono desueti, meglio chiamarli utenti o consumatori.



Vuoi parlare con la Casa Bianca? Comprati un po’ di Space X. Vuoi un colloquio con Trump? Smetti di acquistare AI dai cinesi e comprati una bella intelligenza americana, anche se in America ci sono più obesi che intelligenti. Ovviamente, se gli scambi commerciali sono in criptovalute di un certo tipo, tipo $Trump, è meglio, oltre al giro nel salotto ovale cenerete con il Presidente e la First Lady, che per l’occasione si toglierà il cappello. A proposito: non è che per caso questo MEGA europeo, fratello di MAGA, può comunicare su TikTok, ma solo su X, mi raccomando. A meno che non se lo compri Bill Gates, che per ora fa il radical chic, ma ci mette due secondi ad allinearsi alla nuova Loggia del Digitale, di rito moderno e accettato. Una loggia meno compassata di quelle antiche,  ciclotimica e folle, un po’ più simile alla loggia del leopardo del padre di Ricky Cunningham in Happy Days.

L’immaginazione al potere

Se avessimo postulato, nell’era pre covid, una maionese politica impazzita come quella attuale ci avrebbero messo nel genere fantasy, ma oggi l’immaginazione è al potere. Non è proprio quella di John Lennon, ma è certamente psichedelica. Forse sono gli effetti collaterali: il famoso Long Covid.