Parte Nordic Warden, operazione del blocco nordico NATO contro la flotta ombra russa

Guglielmo Tornitore
07/01/2025
Frontiere

La sicurezza delle infrastrutture sottomarine è diventata una priorità per la Joint Expeditionary Force (JEF), coalizione di 10 Paesi nordici e baltici coordinata dal Regno Unito. In risposta ai danni subiti dal cavo sottomarino Estlink2 nel Mar Baltico, fondamentale per la connessione energetica tra Estonia e Finlandia, la JEF ha attivato l’operazione Nordic Warden. L’obiettivo è monitorare e contrastare minacce, con particolare attenzione alla “flotta ombra” russa, un insieme di navi sospette ritenute coinvolte in sabotaggi e spionaggio.

I paesi coinvolti nella Joint Expeditionary Force

La JEF è composta da 10 Paesi membri: Regno Unito, Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi e Islanda. Questa alleanza militare, istituita nel 2014, è progettata per operare con rapidità nel Nord Europa, sia sotto l’egida della NATO che in missioni indipendenti. I Paesi membri condividono una forte dipendenza dalle infrastrutture sottomarine per il commercio, l’energia e le comunicazioni, il che rende la protezione di queste reti una priorità comune.

Sorveglianza avanzata con l’intelligenza artificiale

L’operazione Nordic Warden sfrutta tecnologie all’avanguardia, con l’intelligenza artificiale al centro del sistema di monitoraggio. La piattaforma analizza i dati provenienti da diverse fonti, tra cui il sistema di identificazione automatica (AIS), che registra le informazioni trasmesse dalle navi sul loro percorso, velocità e destinazione. Incrociando questi dati con informazioni satellitari e sonar, l’IA è in grado di identificare anomalie nel comportamento delle imbarcazioni.

Le navi ritenute sospette vengono classificate in base a un livello di rischio, che tiene conto di vari fattori: il tempo di permanenza in aree sensibili, deviazioni dalle rotte dichiarate e segnali elettronici incoerenti. Quelle che raggiungono una soglia di rischio elevata vengono monitorate in tempo reale. In caso di potenziale minaccia, il sistema invia allarmi immediati alle forze navali e agli alleati della NATO.

Un messaggio di determinazione

In una dichiarazione ufficiale, la JEF ha espresso “preoccupazione” per le attività sospette nel Mar Baltico e nel Mare del Nord. L’operazione Nordic Warden rafforza l’unità e la cooperazione tra i Paesi partecipanti, mettendo a disposizione risorse condivise come navi da guerra, droni subacquei e sistemi radar. Paesi come il Regno Unito, la Svezia e la Norvegia hanno schierato navi e personale specializzato per garantire la protezione di gasdotti, cavi sottomarini e altre infrastrutture vitali.

Nel mirino la flotta ombra russa

La cosiddetta “flotta ombra” russa è composta da navi che spesso operano senza trasmettere la loro posizione AIS o con comportamenti anomali, come cambiamenti improvvisi di rotta o lunghi periodi di inattività vicino a infrastrutture strategiche. La Russia è già stata accusata di utilizzare pescherecci e navi di ricerca per attività di sorveglianza e sabotaggio.

Con l’operazione Nordic Warden, queste navi vengono identificate e registrate in un database comune, che permette di tenerle sotto osservazione a lungo termine. L’obiettivo è non solo anticipare potenziali attacchi, ma anche raccogliere dati per costruire un quadro completo delle tattiche utilizzate.

Difesa e coordinamento multilaterale

Gli eventi recenti nel Mar Baltico hanno evidenziato la vulnerabilità delle infrastrutture critiche di fronte alle nuove strategie di guerra ibrida. Nordic Warden non è solo un’operazione di monitoraggio, ma un modello di cooperazione militare tecnologicamente avanzato. Drappelli navali e aerei pattugliano costantemente le aree sensibili, mentre droni subacquei ispezionano i cavi e le tubature per individuare segni di danneggiamento o sabotaggio.

Questa operazione dimostra che la cooperazione multilaterale, sostenuta dalle tecnologie più innovative, è essenziale per proteggere gli interessi comuni. Rafforzando la sicurezza del Nord Europa, Nordic Warden contribuisce a garantire la stabilità dell’intero sistema NATO in un contesto geopolitico sempre più complesso.