Ricerca e innovazione sono l’unica via per salvare il pianeta

Il cambiamento climatico é un tema sempre meno dibattuto e centrale nel dibattito pubblico, nonostante sia un tema di enorme rilevanza per il futuro della razza umana. Ad oggi, l’Ue emette un 7-8% delle emissioni di Co2, gli Usa il 16% e la Cina il 33%. L’Occidente grazie a decenni di innovazione tecnologica ha ridotto drasticamente le proprie emissioni di Co2, valendo oggi meno di 1/3 del totale. La Cina dovrebbe invece raggiungere entro 10 anni il picco delle proprie emissioni, andando poi a calare. Il global south, quello popolato da miliardi di indiani, pakistani, indonesiani, nigeriani, congolesi, ecc, ad oggi vale più di 1/3 delle emissioni globali di Co2 con un trend in forte crescita, dato che per industrializzarsi, per migliore le condizioni sociali di miliardi di persone, dalle industrie che producono ricchezza all’accesso alla rete elettrica, passando per tutto ciò che rende quotidianamente la nostra vita più agevole, sono e saranno necessari gas, carbone e petrolio ancora a lungo.
La transizione ecologica é di difficile applicazione per un continente ricco e popoloso come l’Europa, figuriamoci per miliardi di persone con ben altre priorità socioeconomiche, con ben altro potere d’acquisto e con ben altri numeri lato popolazione. Una centrale nucleare costa mediamente dai 10 ai 20 miliardi di euro, ha dei tempi di costruzione non brevi ed é ad oggi di difficile massificazione globale. Il tutto con un orizzonte temporale di 3/4 di secolo, dentro i quali gli effetti del climate change, come già oggi vediamo, evolveranno e peggioreranno. Questo scenario é catastrofico, diciamocelo chiaramente. L’idea di fare la transizione ecologica in Occidente per renderla economicamente sostenibile anche a chi ha altre priorità sembra ormai fallita, Trump é completamente disinteressato e i tempi, le priorità e le volontà sembrano andare in tutt’altra direzione.
Allora, come si può affrontare concretamente il cambiamento climatico? La brutale verità é che solo la ricerca, parallelamente a un adattamento da attuare per quanto possibile, potrà salvare la vivibilità della razza umana sul pianeta Terra. Certe dichiarazioni di Elon Musk sulla colonizzazione spaziale non sono fatte per caso. Sono frutto della consapevolezza dei tempi che ci attendono, 3/4 di secolo, ovvero 75 anni non sono nulla. La ricerca é l’unico strumento che può creare soluzioni. Dobbiamo puntare su tecnologie avanzate come la geoingegneria, la cattura e lo stoccaggio della CO₂ e nuove forme di produzione energetica. Alcuni progetti sono già in fase di sviluppo, ma serve un impegno globale, massicci investimenti e la consapevolezza che senza un salto tecnologico radicale, la vivibilità del nostro pianeta sarà compromessa.
Il tempo stringe, e affidarsi a vecchie strategie non funzionerà. La ricerca è la nostra unica possibilità.